Lavorare all'estero come au-pair
Come diventare

Lavorare all’estero come au-pair

Per chi inizia ad addentrarsi nel mondo del lavoro, esistono infinite possibilità per arricchire il curriculum e cominciare ad acquisire le prime competenze sul piano professionale.

Fra le esperienze lavorative tipiche di chi è alle prime armi, esiste il lavoro alla pari, o “au-pair”. Questo lavoro offre l’opportunità di lavorare e allo stesso tempo iniziare a fare pratica di una lingua straniera.

In cosa consiste il lavoro au-pair?

Il lavoro alla pari viene svolto presso una famiglia che offre vitto, alloggio e una paga settimanale. In cambio dovri fornire lavori domestici e servizio di babysitting. Si fa parte a tutti gli effetti del nucleo familiare che ospita, avendo gli stessi diritti e gli stessi oneri e che per questa ragione si definisce “alla pari”.

Per poter fare l’esperienza di lavoro au-pair, è necessario possedere dei requisiti, quali ad esempio un’età compresa tra i 18 e i 27 anni.

In base alla direttiva CEE, l’impegno lavorativo deve essere compreso entro le 40 ore alla settimana, in alcuni casi può esserci un discostamento, in base al tipo di lavoro richiesto.

Esistono infatti tre tipologie di lavoro a seconda delle ore di lavoro

  • Au-pair
  • Demi-pair
  • Au-pair plus

Solitamente l’impegno si suddivide tra le faccende domestiche e qualche ora da dedicare al babysitting.

La prima caratteristica per poter svolgere il lavoro au-pair è quella di essere flessibili, con una mentalità aperta, sapendo che ci si interfaccia con una cultura completamente diversa, rispetto a quella di provenienza. L’attitudine al contatto con i bambini è un altro aspetto da non sottovalutare, se si decide di lavorare au-pair.

Come prendere contatti per lavorare au-pair

Le strade da seguire per avventurarsi in un’esperienza di lavoro alla pari sono principalmente due. La prima è attraverso la ricerca online su siti specializzati all’estero o su annunci di giornali locali. Questa soluzione però presenta qualche rischio, in quanto nell’eventualità in cui non ci si trovasse bene o dovessero sorgere problemi con la famiglia, si è un po’ allo sbaraglio.

La seconda strada è quella di affidarsi ad agenzie specializzate che, oltre a prevedere la firma di un contratto da parte della famiglia ospitante, mettono a disposizione un servizio di assistenza all’estero, qualora dovessero presentarsi problemi con la famiglia, con l’alloggio, con il lavoro.

Quella au-pair è tra le possibilità lavorative che offrono grandi opportunità formative, sia perché aiuta a rafforzare l’autonomia, sia perché offre una full immersion nella lingua straniera.

Una volta messi in valigia l’entusiasmo e la buona volontà, partire au-pair si rivelerà un’esperienza unica e completa.