Perchè i selezionatori non mi richiamano
Colloquio

Perchè i selezionatori non mi richiamano?

Ti sarà capitato di essere assalito dai pensieri più assurdi. Il recruiter è ricoverato in ospedale? Sono stato chiamato ma il mio telefono non ha squillato? Hanno chiamato per errore un altro candidato ma in realtà cercavano me?

Può essere molto frustrante proporre la tua candidatura per una posizione lavorativa e non ricevere nei giorni successivi feedback né chiamate o messaggi.

La prima reazione, di solito, è quella di analizzare ogni fase della candidatura. Questo per capire se siano stati commessi errori o per individuare cosa possa aver compromesso l’esito e la mancata chiamata.

Ti sarà capitato di essere assalito dai pensieri più assurdi. Il recruiter è ricoverato in ospedale? Sono stato chiamato ma il mio telefono non ha squillato? Hanno chiamato per errore un altro candidato ma in realtà cercavano me?

L’attesa logora e spesso rischia di minare la tua autostima, portandoti a mettere in discussione quelli che consideri i tuoi punti di forza.

Le ragioni del silenzio dei recruiter

Possono essere tante le motivazioni per cui non seguano riscontri alla tua candidatura. Alcune volte le offerte di lavoro vengono pubblicate solo per una questione di formalità, perché nel frattempo la posizione è stata già ricoperta.

In altri casi succede che chi ha pubblicato l’offerta di lavoro sia talmente sommerso dalle candidature, da non avere il tempo di riuscire a esaminarle tutte.

Molte volte capita che i candidati non seguano le istruzioni indicate dai recruiter che, per esempio, richiedono di allegare una lettera di accompagnamento, di includere più esempi di precedenti lavori (progetti seguiti o testi composti) e invece se ne allega solamente uno. In questo modo sarai penalizzato con la squalifica della candidatura. Un semplice dettaglio trascurato può compromettere l’esito della selezione.

Un’altra ragione che non ti permette di arrivare alla fase del colloquio può dipendere dall’aver indicato un’aspettativa di retribuzione troppo elevata, tanto non essere neanche presa in considerazione.

Il curriculum, inoltre, andrebbe aggiornato sempre e personalizzato in base all’offerta di lavoro a cui ti interessa candidarti.

Mai arrendersi!

Non demordere di fronte a mancate risposte da parte dei recruiter. Puoi ovviare al silenzio cercando di attingere a più informazioni possibili che riguardano l’azienda in cui ti proponi. Cerca di sapere che tipo di persona è il direttore, rivolgendoti al referente delle Risorse Umane; attieniti scrupolosamente alle istruzioni contenute nell’offerta di lavoro o invia una cortese email, il cui oggetto sia la descrizione della posizione e il contenuto una riconferma il tuo interesse nella candidatura, la verifica che sia stata ricevuta correttamente e che non vi siano domande o dubbi riguardo alla tua persona.

Mantieni comunque un atteggiamento proattivo. Se il silenzio si protrae, volta pagina e inizia a cercare altrove: un’offerta è pronta ad accoglierti, aprendoti le porte di accesso ad un colloquio.