Come rispondere a domande personali durante un colloquio
Colloquio

Come rispondere a domande personali durante un colloquio?

Durante un colloquio di lavoro, può capitare che il selezionatore ti rivolga delle domande che ritieni troppo intime o personali. Come reagire in queste situazioni?

Ce l’hai fatta; hai ottenuto un colloquio di lavoro dall’azienda che ti interessa. Ma il selezionatore che conduce il colloquio ti rivolge domande personali. Cosa rispondere? Sarà opportuno dire la verità? Fin dove il colloquio si può spingere nell’analisi della tua vita privata?

Domande lecite e illecite

È capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di non saper rispondere alle domande di un colloquio. Quando però queste domande si fanno troppo personali, è consigliabile dire la verità? Dobbiamo distinguere tra le domande personali lecite, che interessano la sfera lavorativa. E quelle più intime, che nulla hanno a che vedere con il lavoro. Più spesso, le domande personali vengono rivolte alle donne, piuttosto che agli uomini: sei sposata? Hai intenzione di metter su famiglia? Hai figli?

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Il fatto di avere una famiglia o meno, non dovrebbe mai costituire un impedimento all’ottenimento di un lavoro. Purtroppo però esistono situazioni e lavori in cui gli orari possono essere variabili o su turni, in cui non c’è una sede di lavoro fissa, e dunque questo tipo di domande serve al datore di lavoro e al candidato per chiarire meglio la disponibilità lavorativa.

Chi, ad esempio, si occupa di parenti anziani, troverà difficoltà a svolgere turni di notte, così come il genitore senza compagno avrà delle remore a lavorare in trasferta per più giorni.

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Non rispondere a domande che ritieni troppo personali è un tuo diritto. Anche chiedere ulteriori spiegazioni a un tipo di domanda è una possibilità, per meglio capire quali sono le esigenze dell’azienda e del datore di lavoro.

Domande invece che nulla hanno a che fare con il lavoro, che riguardano ad esempio la religionefede politica od orientamento sessuale sono del tutto fuori luogo e vietate dallo Statuto dei Lavoratori. In questo caso, è bene rispondere con fermezza che non ritieni utile la domanda ai fini del colloquio.

Le domande sul passato

Altre domande personali possono riguardare il tuo passato lavorativo: perché sei rimasto a lungo disoccupato, perché hai scelto un certo corso di studi, o perché hai lasciato il tuo ultimo posto di lavoro. In questo caso si tratta di domande che vogliono indagare sulle tue aspettative e su ciò che speri per il futuro. Meglio rispondere con sincerità e chiarezza, senza dilungarti in troppi particolari, ma facendo comunque un quadro completo della tua vita lavorativa.