Il curriculum per chi non ha esperienza lavorativa

Ti sei appena laureato oppure, dopo esserti interrogato a lungo di fronte al bivio tra tirocinio e Università, alla fine hai scelto la strada del debutto lavorativo: anche per te è giunto il momento di cimentarti nella stesura del tuo primo CV.

Un’impresa tutt’altro che semplice quando il percorso è ancora da costruire. Dài un’occhiata alle regole generali per scrivere un curriculum completo e fai tesoro di questi 5 consigli.

1. Sintetico è meglio

Un buon curriculum vitae riesce a stare in una sola pagina , due al massimo. Deve essere allo stesso tempo dettagliato e immediato, perché il selezionatore avrà a disposizione solo una manciata di minuti per esaminarlo.

Se stai cercando il primo impiego, è naturale che il tuo CV sia breve. Non dilungarti, basta la tua reale esperienza esposta in maniera chiara e sintetica. Qualsiasi riempitivo non solo annoierebbe, ma risulterebbe controproducente.

2. Social sì, ma con giudizio

Nel primo paragrafo del curriculum ricordati di inserire, oltre ai dati personali, tutti i tuoi contatti: numero di telefono, indirizzo e-mail e link ai tuoi profili social. Attenzione, però, a non pubblicare contenuti compromettenti per la tua reputazione e, quindi, per una candidatura. Se non sei certo che le tue gallery su Facebook siano a prova di selezionatore, meglio indicare LinkedIn.

Un discorso analogo vale per il tuo blog. Citalo solo se tratta argomenti pertinenti alla posizione per cui ti proponi: la tua seconda vita da fashion blogger potrebbe non essere rilevante agli occhi dell’addetto alle risorse umane di una banca.

3. Ampio spazio a formazione e skill

Se la tua esperienza lavorativa è ancora limitata, il tuo principale valore aggiunto risiede nella formazione. Ecco come fare

• Oltre a diploma e laurea, inserisci corsi e master eventualmente frequentati in Italia e all’estero
• Metti in risalto le competenze che ti hai acquisito
• Dai spazio alle lingue straniere che padroneggi, indicando le certificazioni relative

E poi ci sono le tue skill: evita di cadere in banalità e luoghi comuni, ritagliandole su misura per l’azienda e la posizione per cui ti candidi-

4. “Lavoretti”: sì o no?

Cameriere, baby sitter, porta-pizza, hostess, promoter, insegnante di ripetizioni. Questi e altri lavori brevi o “a chiamata” sono molto frequenti tra i candidati più giovani. Ma è opportuno inserirli nel curriculum?

In generale, un “lavoretto” svolto durante gli studi darà l’impressione che tu sia un tipo con voglia di fare. La proattività è una qualità universalmente apprezzata in qualsiasi azienda.

Se il lavoretto è coerente con la posizione che ti interessa, non risparmiare dettagli nel CV. Descrivi quali mansioni avevi, gli obiettivi e le competenze richieste o acquisite. Se, invece, tra i lavori che hai svolto in precedenza nessuno si ricollega alla nuova posizione, sarà sufficiente raggrupparli in un unico paragrafo.

5. La lettera di presentazione e le referenze

Perché il selezionatore dovrebbe scegliere proprio te? Spiegalo con chiarezza nella tua lettera di presentazione. Non dimenticare di esplicitare gli obiettivi che desideri raggiungere in azienda e il contributo personale che ti renderebbe più prezioso rispetto ad altri candidati.

Allo stesso modo è utile allegare al tuo CV una lettera di referenze, in cui persone esterne alla tua famiglia – per esempio un insegnante, il professore con cui hai discusso la tesi o il responsabile del tuo gruppo di volontariato – confermino quanto sei in gamba evidenziando i tuoi risultati brillanti nello studio, le tue doti di leadership e di etica del lavoro. Un’esperienza professionale limitata apparirà così controbilanciata dall’impegno e dal desiderio di imparare rapidamente.

Seguendo questi consigli potrai presentarti con efficacia anche se sei senza esperienza e farti notare dai potenziali datori di lavoro.