Cinque consigli per lavorare e vivere (bene) da freelance
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Cinque consigli per lavorare e vivere (bene) da freelance

Quello del libero professionista è un lavoro affascinante, un mix di creatività, caparbietà e tanta pazienza. Ecco come affrontarlo con gli strumenti giusti

Freelance è un termine che accompagna il lavoro di tante persone nel nostro Paese. Secondo il 49° Rapporto del Censis sulla situazione sociale italiana, siamo la nazione che, in Europa, ha il maggior numero di giovani lavoratori autonomi.

Sono 941.000 i lavoratori autonomi italiani fra i 20 e i 34 anni, contro gli 849.000 inglesi e i 528.000 tedeschi.

Una recente indagine di Samsung Italia ha rilevato che la maggior parte delle imprese individuali o sotto i 5 dipendenti nel Bel Paese sono in buona parte composte da liberi professionisti.

In Italia, sono sempre di più le aziende di piccole e grandi dimensioni che si affidano a collaboratori esterni. E sono soprattutto professioni legate alla comunicazione e alla creatività. Fra i lavori freelance più richiesti in Italia:

La parola magica per tutti questi lavori è bilanciamento. Non andare oltre il classico orario di lavoro e metti in pratica questi consigli.

Tutte le offerte per lavorare da freelance

1. Lavoro da una parte, sentimenti dall’altra

Organizza la giornata e cerca di fissare orari di lavoro consoni (9-18 ad esempio), lasciando che le emergenze restino casi eccezionali. Questo permetterà di bilanciare meglio le necessità professionali con quelle personali.

Lavoro da una parte, sentimenti dall’altra

2. Ricorda le tasse

Apri due conti concorrenti separati, uno su cui ricevere i compensi, l’altro da caricare per affrontare spese fisse ed extra. In questo modo potrai avere una visione migliore sull’andamento reale delle finanze.

Anche per i liberi professionisti arriva, prima o poi, il momento di pagare le tasse. Chiedi al commercialista di fare un versamento mensile di quanto dovuto in totale. In alternativa, negli ultimi mesi dell’anno dovrai essere bravo a tenere da parte quanto emerso in fase di dichiarazione dei redditi. La prima volta potrai essere colto di sorpresa, poi imparerai a fare la formica.

3. Crea un corretto ambiente di lavoro

Sembrerà banale, ma anche a casa bisogna ricreare un corretto ambiente professionale. Non si tratta di essere ordinati o pignoli ma di sentirsi, per diverse ore, realmente su un posto di lavoro.

Crea un corretto ambiente di lavoro

Sedie confortevoli, luce adatta, notebook o computer al giusto livello. Dai anche un occhio all’orologio e metti in pratica la tecnica del Pomodoro: una pausa ogni tanto serve a tutti.

4. Impara a dire di no

Possono capitare richieste “extra” da parte di un cliente. Come freelance hai sempre voglia di dire “sì”, ma non sempre conviene farlo. Cerca di raggiungere un compromesso: una nuova richiesta equivale a una nuova negoziazione del compenso.

Cosa dire poi del doloroso capitolo dei committenti non paganti o ritardatari? Stabilire a priori i tempi di pagamento (da indicare anche in fattura), consente di farsi sentire quando scadono o vengono ignorati.

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5. Anche l’abbigliamento conta

È importante scandire i ritmi della giornata, e anche se si lavora in proprio, si intraprendono certi rituali, come la scelta degli abiti e il caffè al bar.

Da evitare assolutamente pigiama e ciabatte: vestiti come se dovessi andare in ufficio. Potresti dover affrontare un videochiamata o un colloquio su Skype all’ultimo minuto.

Anche se oggi i miti dello “svegliarsi tardi”, “uscire quando si vuole” e del guadagnare lavorando “meno ore di un impiegato” quasi non reggono più, ci sono evidenti vantaggi nel poter gestire in autonomia tempi e modalità di lavoro.