Come affrontare il secondo colloquio di lavoro
Dalla grande distribuzione (con aziende come Esselunga) a grandi catene di abbigliamento (come Bershka, Zara, H&M) ormai sono tante le aziende che sviluppano il processo di selezione in più step. Ecco a cosa serve il secondo colloquio di lavoro e come affrontarlo al meglioEssere contattati dal recruiter per un secondo colloquio di lavoro è molto positivo. Significa che il selezionatore e le persone presenti al primo colloquio sono state colpite in maniera positiva e vogliono approfondire la tua conoscenza professionale.
Il secondo colloquio di lavoro può servire a farti conoscere i team leader del reparto dove andrai a lavorare, oppure a farti conoscere a un responsabile che prenderà poi la decisione finale se assumere o meno la risorsa.
La cosa importante da tenere a mente è che si tratta di un colloquio di lavoro, e che sarà differente dal primo colloquio di lavoro.
Cosa fare
- Se nel primo colloquio ci sono stati momenti in cui hai avuto dei dubbi nella risposta, preparati meglio proprio su quei temi.
- Porta degli esempi concreti. Se possibile, e se il tuo lavoro lo prevede, porta dei dati dei tuoi successi professionali.
- Affronta gli aspetti tecnici del tuo lavoro. Il secondo colloquio è spesso un colloquio tecnico. Sarà utile a verificare l’effettiva padron28anza e conoscenza degli applicativi che dovrai utilizzare
Cosa non fare
- Dare le cose per scontato. Durante il secondo colloquio incontrerai nuove persone, non avere paura a ripetere alcune cose dette durante al primo colloquio di lavoro.
- Mostrarsi poco sicuri. Gioca tutte le tue carte durante il colloquio, mostrati sicuro di te e dai risposte chiare.
- Non fare nessuna domanda. Fai delle domande inerenti la posizione lavorativa. Chiedi ad esempio come si svolge la giornata lavorativa, oppure in che modo il tuo ruolo può migliorare l’azienda.
Il secondo colloquio di lavoro è una tappa molto importante. Potrebbe essere l’ultimo step prima dell’assunzione diretta ed è quindi necessario arrivare preparati.
