Il curriculum vitae per baby sitter
Non solo un “lavoretto per arrotondare”: fare la baby sitter è un impegno di grande responsabilità, che richiede competenze specifiche a cui dare risalto nel CV.“Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini”, ha scritto Dante Alighieri. Una citazione che descrive alla perfezione la bellezza del lavoro a contatto con i più piccoli.
Quella della baby sitter, tuttavia, è anche una professione di straordinaria responsabilità. Convincere un genitore che sei la persona giusta a cui affidare il suo tesoro più prezioso richiede la capacità di presentarti in maniera impeccabile, a cominciare dal tuo CV.
Dopo aver dato un’occhiata alle regole generali per scrivere un buon curriculum, prendi nota di questi 5 consigli specifici per te che cerchi lavoro come baby sitter.
1. Mettici la faccia
Inserire una propria foto nel CV non è sempre una buona idea. In alcuni Paesi, soprattutto di cultura anglosassone, questa pratica è apertamente sconsigliata, perché a rischio di favorire o penalizzare un candidato per motivi che esulano dai parametri professionali.
Se ti proponi come baby sitter, tuttavia, completare il paragrafo delle informazioni personali con una tua fotografia appropriata può risultare una buona mossa per emergere tra le altre candidate. Un’immagine affidabile colpisce subito i genitori agendo positivamente sul piano emotivo.
Non è necessario assomigliare a Mary Poppins: ti basterà mostrarti ordinata, solare e senza eccessi. Insomma, i selfie in spiaggia lasciali su Facebook.
2.Valorizza la tua formazione
Ti sei diplomata al liceo delle Scienze Umane? Sei iscritta a un corso di laurea in pedagogia o psicologia? Hai frequentato insegnamenti specifici per educatrice d’infanzia, o comunque utili alla cura del bambino, come il primo soccorso sanitario?
Una formazione adeguata fa la vera differenza tra una baby sitter professionale e una candidatura estemporanea per “arrotondare”. Verso quale dei due profili si indirizzerà la preferenza dei genitori è facile da intuire.
3. Prepara il tuo “portfolio” di attività
Se hai già fatto la baby sitter, arricchisci il paragrafo delle tue esperienze professionali descrivendo dettagliatamente quali attività hai svolto presso le famiglie per cui hai lavorato: dall’animazione alla cura, dalla nutrizione al controllo. Darai ai genitori la percezione esatta di che cosa saprai fare insieme ai loro bambini.
4. Definisci con cura le tue skill
Soprattutto se sei una baby sitter alle prime armi, puoi compensare la tua mancanza di esperienza focalizzando l’attenzione dei genitori sul paragrafo delle competenze, che rafforzerai attraverso la lettera di presentazione.
Impara a scegliere quali skill inserire nel tuo CV. Una brava baby sitter sa relazionarsi, comunicare, ascoltare e ha ottime capacità organizzative, indispensabili per la gestione della quotidianità, dell’igiene e dell’alimentazione del bambino.
5. Gioca la carta delle referenze
Esiste un biglietto da visita migliore di altri genitori entusiasti del tuo lavoro con i loro bambini? Se hai mantenuto i contatti con le famiglie presso cui hai lavorato, chiedi loro di scrivere una lettera di referenze per te: il confronto diretto tra genitori è il modo più efficace per confermare alle famiglie intenzionate ad assumerti la veridicità delle informazioni presenti nel tuo CV e, quindi, che sei proprio tu la persona che stanno cercando.