Cercare lavoro all’estero Cosa mettere in valigia
News

Cercare lavoro all’estero: Cosa mettere in valigia?

Prima di rispolverare la valigia nella soffitta, bisogna esser sicuri di aver ponderato a fondo la scelta. Ma se è arrivato il momento di dire addio e imbarcarci verso nuove avventure, è ora di preparare una valigia. Dentro bisogna mettere tutto il necessario per la permanenza all’estero a tempo indeterminato.

A distanza di tempo dall’emigrazione in massa di italiani in cerca di fortuna nel secondo dopoguerra, oggi sembra che il fenomeno, rivisitato e corretto, sia tornato prepotentemente di moda.

Oggi il fenomeno non è più dettato da esigenze di estrema povertà, almeno non sempre. La scelta di andare a cercare lavoro all’estero è spinta dalla voglia di arricchirsi culturalmente, di esplorare luoghi poco conosciuti e di imparare una seconda lingua.

La ricerca di un lavoro all’estero quindi è la ragione per mettere in pratica le nostre conoscenze. A questo vanno aggiunte l’arricchimento del bagaglio con entusiasmanti conoscenze. Tutto all’insegna dell’avventura e della scoperta.

Se è dunque arrivato il momento di dire addio alla nostra cameretta e imbarcarci verso nuove avventure, è ora di preparare una valigia. Dentro bisogna mettere tutto il necessario per la permanenza all’estero a tempo indeterminato.

Cosa mettere nella valigia, quando tutto è ormai deciso?

Prima di rispolverare la valigia nella soffitta, bisogna esser sicuri di aver ponderato a fondo la scelta. Puoi testare te stesso attraverso dieci domande da porti prima di affrontare un passo così importante.

Se la risposta conferma la tua decisione di andare a all’estero, dedica del tempo per dare un’occhiata al panorama di offerte lavorative all’estero. Ti sarà utile per capire a quali mansioni puoi aspirare e per quali lavori candidarti.

Nella valigia vanno messe prima di tutto la buona volontà. Oltre che spirito di adattamento e di sacrificio. Non può mancare poi la voglia di farcela e di superare le difficoltà che inevitabilmente un cambiamento radicale comporta.

Bisogna insomma organizzare il ciclo continuo settimanale del tuo abbigliamento. A livello pratico non va dimenticato il beauty e un numero sufficiente di magliette, abiti, calze e ricambi intimi. La quantità deve essere sufficiente a permetterti una settimana di autonomia prima che il cambio della settimana precedente sia lavato, piegato e stirato a dovere.

Il necessario da mettere in valigia?

Non devono mancare naturalmente il documento d’identità o il passaporto (a seconda del Paese in cui hai deciso di trasferirti) e la tessera sanitaria. Non dimenticare poi l’adattatore per la presa elettrica e qualche copia del curriculum vitae in inglese. Per i momenti di nostalgia poi non potrà mancare un oggetto a cui tieni!

Non occorre caricare la valigia con accessori inutili. Ad esempio per quanto riguarda i libri, ne troverai nella lingua del Paese di destinazione, e ti aiuteranno nel perfezionamento dell’idioma.

Non servono tante paia di scarpe. È invece consigliato portare con te qualche medicinale per le prime necessità, onde evitare di dover spiegare con strani e inconsulti gesti a un farmacista straniero il tuo dolore di stomaco!