storytelling per le risorse umane
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Come le risorse umane possono sfruttare lo storytelling in azienda

Per favorire il senso di appartenenza, per esempio. O per migliorare la condivisione delle informazioni.

“Storytelling”. Un termine che avrete sicuramente letto o sentito pronunciare nell’ambito della comunicazione, della pubblicità, della politica, dell’economia. E che, negli ultimi anni, ha trovato spazio anche nelle politiche interne di molte realtà aziendali, con l’obiettivo di comunicare nuovi processi, lanciare sul mercato un nuovo prodotto, ed entrando persino nei piani di formazione del personale.

Georges Lewi, specialista di mitologia contemporanea, definisce lo storytelling come “L’insieme di tecniche per raccontare e condividere una storia che generi interesse e che possa trasmettere un messaggio al fine di convincere gli interlocutori”.

Ma non si tratta solo di una semplice narrazione. Lo storytelling, infatti, per poter essere efficace, deve far leva sulle sensazioni e sulle emozioni delle persone, lanciare un messaggio chiaro e ben preciso e ottenere in cambio il coinvolgimento del destinatario. Attraverso tecniche e strategie strutturate ad hoc e con l’aiuto di contenuti creativi, coinvolgenti e distintivi.

Come sfruttare, allora, le potenzialità dello storytelling e con quale approccio si introduce nei percorsi di formazione e sviluppo del personale?

Si comincia innanzitutto col creare uno storytelling d’impresa. Che vuol dire, come ci spiega Piero Babudro, professionista della comunicazione specializzato in contenuti strategici e storytelling, organizzare un racconto attorno al brand aziendale. Per definire:

  • il modo in cui l’azienda comunica con i propri interlocutori (interni ed esterni);
  • il modo in cui l’azienda percepisce se stessa e di conseguenza si “racconta” sul mercato;
  • il modo in cui l’azienda analizza il mercato e lo racconta agli interessati;
  • il modo in cui l’azienda viene riconosciuta e compresa da consumatori, partner, fornitori;

Ed è proprio sul primo punto che lo storytelling e l’HR management trovano un terreno comune. Come?

Le risorse umane possono, attraverso la costruzione di un racconto dell’azienda, favorire nei dipendenti il senso di appartenenza all’azienda stessa, migliorare la condivisione delle informazioni, delle esperienze, delle competenze e delle best practice. E, soprattutto, forgiare un’identità narrativa aziendale ben definita, che garantisca, sempre ai dipendenti, la possibilità di dare un senso al proprio lavoro e di sentirsi parte attiva degli obiettivi di crescita dell’impresa.

Verso l’esterno, invece, lo storytelling diventa fondamentale nell’ambito della comunicazione istituzionale, per costruire, diffondere e consolidare un’identità forte e attrattiva. Oltre ad essere determinante nel creare una solida reputazione, che diventa elemento strategico per attrarre i talenti migliori.

Per esempio, può tornare utile alle aziende essere coinvolte in iniziative sul territorio, in gruppi di interesse e network di beneficienza. Che possono, così, veicolare verso l’esterno l’immagine giusta, la “storia” più efficace, su quello che l’azienda fa e, di conseguenza, la tipologia di dipendente che sta cercando. Oppure, costruire collegamenti con le scuole e le università locali per creare una community di futuri potenziali dipendenti che possano affezionarsi e appassionarsi al racconto aziendale.

Fare storytelling è, dunque, qualcosa di più del semplice raccontare storie: è una vera e propria disciplina manageriale e organizzativa, nonché strumento indispensabile in cui le aziende di oggi devono credere e su cui investire.