Il kit del perfetto “nomade digitale”
State pensando di mollare l'ufficio e lavorare girando per il mondo? Ecco gli strumenti indispensabili per farlo al meglio.Sarebbe bello poter lavorare da un coworking a Bali o da una casa sulla spiaggia in Marocco? Per quasi tutti la risposta è sì.
Oggi la tecnologia ha reso disponibili libertà prima impensabili, cancellando molti vincoli di tempo e di luogo, e rendendo possibile il lavoro da posti paradisiaci.
Sono sempre di più i nomadi digitali, persone che girano il mondo senza un ufficio fisso, armati solo di zaino e laptop.
Per farlo al meglio, bisogna attrezzarsi di tutto punto ed essere pronti ad affrontare tutti i possibili problemi. Assenza di una connessione a Internet affidabile, di prese di corrente e la difficoltà a mettersi in contatto con familiari, amici e colleghi sono seccature comuni per i nomadi digitali.
Ecco un primo kit di strumenti indispensabili per cavarsela alla grande.
1. Carica batterie di riserva e adattori
Lo smartphone è diventato un compagno inseparabile, e averlo sottomano quando si viaggia è questione di sopravvivenza. Guai a rimanere a secco di corrente.
Nello zaino va messo assolutamente un carica batterie portatile di riserva, magari a energia solare, per non dover dipendere dalla disponibilità di prese di corrente per ricaricarlo.
In alcuni casi, può essere lo zaino stesso, o la custodia del tablet o dello smartphone a essere dotato di pannelli e a sostituirsi al caricatore.
Se invece ci si affida alle normali prese, assicuratevi di avere in borsa un adattatore: prima di partire potete consultare il sito WorldPlugs, per capire quale presa è usata in un certo Paese, oppure procurarvi un adattatore universale.
2. Schede Sim universali
Un’altra domanda che dovrai farti è: una volta all’estero, come mi collegherò a Internet? Se la risposta è “con il cellulare” dovrai trovare il modo di non spendere un’infinità di soldi consumando dati in roaming.
Una soluzione può essere quella di acquistare, una volta sul posto, una scheda Sim locale. Non sempre però è disponibile o conveniente. L’alternativa è affidarvi a una Sim universale. OneSimCard, ad esempio, offre diversi pacchetti e funziona in 200 nazioni. WorldSim è un’altra possibile opzione.
3. Wifi ovunque
Una volta risolto il problema della Sim potrai usare lo smartphone come hotspot portatile, oppure potrai cercare di agganciarti a qualche rete wifi gratuita.
Ci sono diverse app per iOS o Android che ti possono aiutare a localizzare quella più vicina. Oppure puoi fare affidamento a siti come Waifi o Fon per trovarne una.
Perchè non valutare l’acquisto di un piccolo gadget, un hotspot wifi da portare sempre con voi. Keepgo ad esempio, ne produce uno. Non è economicissimo, ma funziona in tutto il mondo.
4. Software di collaborazione a distanza
Una volta connessi, è ora di mettersi al lavoro. Se, come accade sempre più spesso, collaborate con persone sparse in varie parti del globo, potete tenervi in contatto con programmi come Google Hangouts, Skype e Slack.
Per dividervi i compiti, ordinare il flusso di lavoro e ricordare le scadenze sono l’ideale sotware come Trello e Teamwork.
Per le chat più immediate vanno bene Telegram, WhatsApp, WeChat. Tenete presente che in alcuni Paesi, come in Cina funzionano meglio i prodotti locali, come appunto WeChat rispetto ad applicazioni più note e utilizzate in Occidente.
Secondo il portale Nomad List, entro il 2035 i Nomadi Digitali saranno un miliardo. Meglio quindi fare una check list di tutto quello che occore per essere sicuri di non dimenticare nulla.