I vantaggi e gli ambiti di applicazione che un approccio data-driven può portare nella gestione e nella ricerca di talenti.
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L’analisi predittiva e i big data sono il futuro del recruiting?

I vantaggi e gli ambiti di applicazione di un approccio data-driven nella gestione e nella ricerca di talenti.

L’ultimo report di Deloitte del 2018, Global Human Capital Trends, che raccoglie i contributi di dirigenti, business leader e professionisti delle risorse umane provenienti da 140 paesi in tutto il mondo, non ha dubbi: l’analisi predittiva è uno dei trend in ascesa nel settore delle risorse umane. Insieme alla diversity inclusion, all’engagement delle persone, all’intelligenza artificiale e all’adozione di nuove tecnologie per la selezione personale.

Intelligenza artificiale: occasione o minaccia? Ne parliamo qui.

Ben il 71% delle aziende, infatti, considera l’analisi predittiva applicata alle risorse umane, come un’alta priorità (il 31% ritiene che sia molto importante). Allo stesso tempo, però, gli intervistati riconoscono che i progressi sono stati lenti e che è necessario un investimento maggiore in questo campo per i prossimi anni.

Ma quali sono le opportunità e le potenzialità dell’approccio data-driven e dell’analisi predittiva nella gestione e nella ricerca di talenti? Ne abbiamo individuati qui alcuni.

Eliminazione di pregiudizi e unconscious bias

Maggiore obiettività ed eliminazione dei pregiudizi inconsci del processo di reclutamento. Oggi le nuove tecnologie sono in grado di identificare i talenti adatti a ricoprire quella posizione con più precisione e senza retropensieri o bias culturali. In che modo? Grazie all’utilizzo di dati profilati, e opportunamente analizzati, è possibile impostare dei parametri di selezione oggettivi, inclusivi, che aiutino a filtrare i candidati esclusivamente sulla base delle loro competenze e del loro percorso professionale.

Non solo. Oggi alcuni algoritmi, basandosi su elementi come la predisposizione culturale, l’esperienza o particolari abilità e talenti possono addirittura prevedere come sarà la crescita dei dipendenti all’interno dell’azienda.

Politiche di compensation e employee retention

Livelli iniqui di compensazione e un evidente gap salariale possono creare malcontento tra i dipendenti, a svantaggio della reputazione aziendale. Per questo è importante garantire delle politiche retributive equilibrate, in linea con gli standard del settore e coerenti con i mercati di riferimento.

I dati, letti da software specializzati, forniscono le informazioni sugli attuali livelli retributivi, identificano i tassi di compensazione minimi e massimi ottimali e, di conseguenza, colmano eventuali lacune salariali. Un obiettivo, questo, utile per aumentare anche il coinvolgimento dei dipendenti, ridurre i tassi di abbandono e aumentare la produttività aziendale.

Formazione dei dipendenti

L’analisi predittiva viene utilizzata per offrire un’offerta formativa mirata e tailor-made per i dipendenti. Che valuti i percorsi professionali, le competenze e il livello di educazione. In questo modo, le aziende possono sviluppare politiche di Learning & Development ben definite, sia per migliorare i profitti sia per contribuire al coinvolgimento dei dipendenti.

Oggi l’analisi predittiva permette di rilevare modelli comportamentali mai visti in precedenza e ha tantissimi altri ambiti di applicazione nel settore HR: dall’interpretazione dei tassi di turnover all’analisi del rischio del capitale umano, dalla ricerca di soluzioni all’assenteismo all’ottimizzazione delle prestazioni e della produttività.

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