Usare la tecnologia per assumere i migliori candidati
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Usare la tecnologia per assumere i migliori candidati

La tecnologia digitale semplifica il lavoro dei selezionatori riducendo tempi e costi nell'analizzare l'enorme quantità di cv e filtrare i migliori profili per la ricerca in corso.

Una posizione delicata da ricoprire. Una ricerca per un ruolo chiave. L’eterna lotta per selezionare e assicurarsi i migliori talenti. Tutto questo, sempre più spesso, tra montagne di curricula disomogenei da filtrare.

La dura vita quotidiana del selezionatore, insomma.

Chissà quante volte, anche i più navigati professionisti del settore, hanno sognato di possedere una bacchetta magica in grado di far sparire, con un solo tocco, profili inutili, sprovvisti dei requisiti minimi o comunque non adatti alla ricerca in corso.

Se nella magia però è inutile sperare, lo stesso non può dirsi di un altro elemento, ben più concreto e attuale, in grado di donare poteri “soprannaturali”: la tecnologia.

Big Data e AI per selezionare i talenti

Nell’era dei Big Data, la tecnologia digitale offre strumenti in grado di analizzare enormi masse di dati, scartare le informazioni non necessarie e selezionare solo quelle utili a individuare la soluzione richiesta.
Tutto questo è naturalmente possibile anche quando la massa di dati è costituita da una montagna di cv e la soluzione è individuare quello o quelli giusti.
L’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale, tecnologie di machine learning, l’analisi predittiva, quella semantica, insieme ad altre tecniche e accorgimenti sono in grado di semplificare enormemente il lavoro di selezione, riducendo tempi e costi.

Colloqui di lavoro “robotizzati”

Tra gli esempi più eclatanti quello del colosso svedese Ikea, che ha addirittura “assunto” il robot Vera per fare i colloqui di lavoro. Questa intelligenza artificiale pare sia in grado di intervistare 1.500 candidati in un giorno. Secondo Alexei Kostarev, uno dei padri del robot, Vera è già impiegata per le stesse finalità da 200 compagnie russe.

Il ruolo insostituibile del selezionatore umano

Questo non vuol dire che il ruolo degli esseri umani sia già o diventerà presto inutile. Finché le macchine non saranno in grado di sviluppare quelle capacità, tutte umane, di dialogo, empatia, o quel pizzico di intuito e sensibilità che non possono mancare, l’ultima parola rimarrà sempre appannaggio del selezionatore in carne e ossa.