Quali sono i tuoi punti deboli?

Una delle domande più chieste durante i colloqui di lavoro, ma anche una delle domande che terrorizza di più i candidati. Una risposta sbagliata infatti può compromettere il risultato del colloquio.

Perchè i selezionatori fanno questa domanda?

Niente panico! È solo una domanda! I selezionatori con questa domanda capiscono che tipo di persona hanno davanti e viene fatta per comprendere 2 aspetti importanti:

• È una persona in grado di ammettere e accettare i suoi punti deboli?
• È una persona in grado di imparare e lavorare sulle sue debolezze?

Prendi in considerazione questa citazione di una delle più grandi star dello sport:

Avrò segnato undici volte canestri vincenti sulla sirena, e altre diciassette volte a meno di dieci secondi alla fine, ma nella mia carriera ho sbagliato più di novemila tiri. Ho perso quasi trecento partite. Trentasei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Nella vita ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.

Michael Jordan, NBA

Sbagliare e avere dei punti deboli è normale. Quello che conta è imparare dai propri sbagli, dalle proprie debolezze e trasformarle in punti di forza.

3 cose da tenere a mente quando rispondi a questa domanda

Rispondere alla domanda “Quali sono i tuoi punti deboli” non è semplice, così come non è semplice parlare dei propri fallimenti. Prima di rispondere a questa domanda tieni a mente questi 3 consigli:

• Mai dire di non avere nessun difetto. In questo modo porterai il selezionatore a pensare che:
  1. Stai mentendo (in fondo, tutti abbiamo dei difetti)
  2. Stai nascondendo il fatto che in realtà hai tantissimi punti deboli
  3. Sei troppo sicuro e pensi davvero di non avere difetti
• Rivela i reali punti deboli
• Scegli accuratamente i tuoi punti deboli. Per esempio se il tuo ruolo prevede l’utilizzo di una lingua straniera puoi dire che all’inizio la conoscenza della lingua rappresentava un ostacolo che hai superato studiando assiduamente.