Garanzia Giovani: come funziona e come accedere
Cos'è e come funziona il discusso piano europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile (e un po' di numeri sullo stato attuale del progetto).Per i ragazzi tra i 15 e i 29 anni alla ricerca di un impiego, dal 2014 c’è una risorsa in più. Si tratta del progetto Garanzia Giovani, nato su impulso dell’Unione Europea per gli Stati Membri in cui la disoccupazione giovanile supera il 25%.
L’Italia è uno di questi e, grazie ai fondi ricevuti, i centri per l’impiego (qui l’elenco regione per regione) attuano le iniziative previste dal progetto, seguendo i giovani iscritti in diverse fasi che mirano a integrare il profilo professionale dei ragazzi e a propiziare l’incontro tra domanda e offerta.
Accedere a Garanzia Giovani
Per iscriversi alla piattaforma online i requisiti richiesti sono l’età, la cittadinanza italiana o il regolare soggiorno in Italia e la condizione di NEET, acronimo che sta per “Not in Education, Employment or Training” (ossia chi né studia né lavora).
Prima o dopo l’iscrizione si può fare riferimento allo sportello Garanzia Giovani del centro per l’impiego per avere informazioni sul progetto e fissare una consulenza individuale, mirata a identificare le occupazioni in linea con il proprio profilo professionale e a suggerire percorsi utili per migliorarlo.
Nel corso del colloquio viene anche completata la Scheda Anagrafica Professionale (o SAP) del giovane sul portale del progetto, in modo che risulti rintracciabile dalle aziende e dagli enti formativi potenzialmente interessati. La particolarità di Garanzia Giovani è che i centri per l’impiego si impegnano a procurare un’occasione lavorativa o formativa all’iscritto nell’arco di quattro mesi, un tempo relativamente breve per avere un cenno di riscontro in tema di lavoro, specie oggigiorno.
Vantaggi per le aziende
I vantaggi non sono soltanto per i giovani, ma anche per le aziende che li assumono. Infatti, Garanzia Giovani prevede un sistema di bonus occupazionali che variano a seconda del profilo del ragazzo e della durata del contratto: tanto per avere un’idea della forbice, si va dai 1.500 per contratti tra i 6 e i 12 mesi fino ai 6.000 previsti per chi impiega a tempo indeterminato un giovane altamente qualificato. Inoltre, i bonus sono cumulabili con le altre iniziative che vanno in questa direzione attuate dal governo.
Garanzia Giovani ha il merito di contrastare la disoccupazione giovanile a tutto tondo e su più fronti, in primo luogo favorendo l’incontro tra domanda e offerta, ma anche proponendo agli iscritti corsi professionalizzanti, percorsi ad hoc per mettersi in proprio, incontri mirati per cercare un impiego all’estero e così via.
Bisogna però ammettere che l’avvio del progetto non è stato dei più promettenti. Secondo i dati diffusi nella primavera 2016, solo il 6% degli iscritti ha usufruito di iniziative formative e non raggiungono il 4% i ragazzi impiegati grazie a Garanzia Giovani.
I problemi principali sembrano essere una malaccorta gestione dei fondi a disposizione e un difetto di comunicazione tra le parti, in particolare per quanto riguarda le aziende, poco informate sul progetto.
L’auspicio è che, con il consolidamento di Garanzia Giovani e una sua maggiore diffusione, crescano anche i risultati effettivi a livello occupazionale.