Congedo di paternità: come funziona?
Desiderio di paternità? Amorevole quanto legittimo pensiero, che talvolta rischia di essere oscurato da una serie di riflessioni capaci di indurre anche i più motivati a scoraggiarsi, all’idea delle difficoltà che potrebbero derivare dalla gestione di un figlio, soprattutto se l’altro genitore è un lavoratore autonomo o impossibilitato a prendersi cura del neonato.
Negli ultimi anni, tuttavia, in materia di congedo parentale la legislazione italiana ha compiuto passi da gigante nel voler equiparare i diritti dei padri rispetto a quelli delle madri, prendendo come ispirazione il modello dei Paesi europei, che su questo tema dimostrano di essere molto avanzati.
In Italia la riforma del Jobs Act si è soffermata a lungo su questo argomento, tanto che è stata sancita l’estensione del congedo parentale ai padri.
Congedo di paternità: in cosa consiste?
Il congedo di paternità è il diritto di un padre lavoratore di astenersi dal lavoro per assistere il figlio neonato. In altre parole, il congedo di maternità è esteso anche ai papà con le stesse modalità.
Questo diritto è stato approvato soprattutto per tutelare il piccolo nei casi in cui uno dei due genitori lavoratori sia impossibilitato a prendersene cura, per impedimenti lavorativi. Fra questi la malattia, l’abbandono, il decesso o quando al padre, per ragioni diverse, sia concesso l’affidamento esclusivo del bambino.
A tutti gli effetti, le modalità e le caratteristiche del congedo di maternità sono trasferite al padre, contemplate nel congedo di paternità.
Inoltre, con la riforma del Jobs Act al padre lavoratore dipendente sono concessi 4 giorni di congedo obbligatorio e retribuito, che possono essere usufruiti anche non continuativamente, purché entro i 5 mesi di vita del bambino. Questo diritto vale non solo nel caso di una paternità naturale ma anche nell’ipotesi di un affidamento o di un’adozione, sia nazionale che internazionale.
In aggiunta, al padre viene concesso, dietro richiesta, un ulteriore giorno di congedo facoltativo, nei casi in cui la madre rinunci a una giornata spettante del congedo di maternità.
Come si richiede il congedo di paternità?
Ogni padre che intenda fare richiesta per ottenere il congedo di paternità, deve presentare una domanda tramite portale all’INPS o al patronato oppure per iscritto, al datore di lavoro, in base a chi spetti la competenza del pagamento dell’indennità.
La richiesta va presentata con 15 giorni di anticipo, rispetto alla data in cui si intende beneficiare del congedo parentale. L’importo che viene erogato al padre lavoratore corrisponde alla retribuzione integrale giornaliera, nella misura del 100%.