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I consigli e le strategie per gli addetti alle risorse umane di una startup

È fondamentale garantire obiettivi a lungo termine e non sottovalutare alcuni aspetti secondari.

Le startup si stanno evolvendo sempre di più grazie alle caratteristiche che le contraddistinguono: dinamicità, metodo del trial and error, un modello di business scalabile e ripetibile. Ma un’impresa ai suoi primi anni di vita non può funzionare senza l’implementazione di procedure amministrative chiare, piani strategici e regolamentazioni che la stabilizzino sul breve periodo e la rendano produttiva nel lungo.

Lanciare una start up porta con sé molti rischi (secondo le recenti statistiche, il 60% dei nuovi business falliscono entro tre anni, il 20% entro i 12 mesi). Per questo motivo, è fondamentale un lavoro costante e accurato, una pianificazione strategica e l’abilità nel perseguire una crescita duratura. Sono infatti molte le variabili per cui una startup può non decollare. Tra queste, proprio una strategia di recruiting inefficace. Che, come riporta l’Entrepreneur, è il vero tallone d’Achille per le startup: “il 23% dei business fallisce perché non si sanno scegliere le risorse giuste per la propria squadra”.

Le risorse umane e l’organizzazione dei modelli di lavoro

Il ruolo delle risorse umane nelle startup si differenzia da quello delle grandi multinazionali per obiettivi e sfide. E poiché una startup ha una struttura e delle caratteristiche diverse e ben definite, il loro compito non deve essere marginale. Ecco allora alcuni utili consigli da cui partire:

  • Nelle imprese di piccole dimensioni è fondamentale inserire fin da subito le persone giuste, con le giuste competenze, nei ruoli più adatti a loro. I reclutatori devono tenere in considerazione molti fattori: quanto il candidato è in linea con la filosofia e la cultura aziendale, l’abilità e la spinta motivazionale nel contribuire alla crescita aziendale, ma anche garantire stipendi adeguati e commisurati alla mole di lavoro e alle responsabilità. Senza sottovalutare aspetti come: l’inserimento aziendale, la trasmissione degli obiettivi, della strategia e dei valori d’impresa.

Attenzione a non instaurare un’atmosfera familiare e amichevole e a non lasciarsi influenzare dalle preferenze personali. Produttività e risultati devono rappresentare sempre le basi nel processo di recruiting e selezione.

  • Anche quando una startup è stata avviata da poco è importante regolamentare a norma i contratti di tutti i dipendenti, così da costruire un clima lavorativo stabile e sicuro. Se state sviluppando prodotti tecnologici o innovativi, ricordatevi di inserire nel contratto delle clausole di non divulgazione e concorrenza.
  • Alimentare e sviluppare il talento dei propri impiegati è fondamentale. Come suggerisce il CEO di Jobrapido, Rob Brouwer: “Bisogna spingere costantemente i propri impiegati ad aggiornarsi e migliorarsi: anche se alcune persone sono felici di svolgere gli stessi compiti per lungo tempo, altri preferiscono affrontare sfide sempre nuove e migliorare le proprie competenze”.

Spronare e incoraggiare i dipendenti, infatti, aumenta la soddisfazione lavorativa e la fidelizzazione degli impiegati all’azienda. Nel caso di una startup però, sempre secondo Rob Brouwer, è più efficace scegliere un approccio di empowerment invece di uno di microgestione.  Cosa vuol dire? “Che la cultura e l’organizzazione delle start up non dovrebbero seguire un modello unico di raggiungimento degli obiettivi per manager e team leader. Bisogna lasciare spazio al confronto, a idee e prospettive diverse a tutti”.

  • In un’organizzazione dinamica come quella delle startup, l’importanza della documentazione e della burocrazia viene spesso sottovalutata e trascurata. Questo può portare, nei casi peggiori, a cause legali dannose per la crescita dell’impresa. Un professionista delle risorse umane deve quindi possedere l’abilità di gestire nei minimi dettagli anche questo aspetto.
  • Utilizzate strumenti di gestione della performance per una valutazione accurata di tutti gli impiegati. I risultati ottenuti saranno spunti validi per spronare i dipendenti a crescere e a responsabilizzarsi. Creare una cultura aziendale che predilige feedback condivisi e costruttivi permette agli impiegati di sentirsi apprezzati e valorizzati.

 

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