Malattia professionale: cos'è, procedure e risarcimenti
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Malattia professionale: cos’è, procedure e risarcimenti

La malattia professionale, da non confondere con l’infortunio sul lavoro, è una vera e propria malattia connessa all’esercizio ripetuto e continuativo di un lavoro.

Se svolgi da molto tempo lo stesso lavoro e da un po’ inizi a notare l’insorgere di alcuni sintomi patologici, molto probabilmente sei vittima della malattia professionale. Questa è una condizione strettamente legata al lavoro svolto e i cui sintomi sopraggiungono in maniera graduale.

La malattia professionale, da non confondere con l’infortunio sul lavoro, è una vera e propria malattia connessa all’esercizio ripetuto e continuativo di un lavoro.

Forse non lo sai, ma la malattia professionale dà diritto ad un indennizzo. A tal proposito l’INAIL ha stilato una lista di malattie professionali, ufficialmente riconosciute come tali e quindi denunciabili al datore di lavoro. Alcune danno diritto al riconoscimento dell’invalidità.

Quali sono le malattie riconosciute dall’INAIL?

L’INAIL suddivide le malattie riconosciute in due gruppi: malattie tabellate e malattie non tabellate.

Le prime sono le malattie che rientrano nella tabella dell’agricoltura e dell’industria in cui è indicato un periodo massimo di indennizzo. Queste richiedono che la denuncia sia presentata entro determinate tempistiche, dopo la cessazione del lavoro (periodo di indennizzabilità). In totale le malattie che rientrano in questa tabella sono 109.

Al gruppo delle malattie non tabellate appartengono le patologie non menzionate nella tabella. Queste per essere riconosciute, richiedono che il lavoratore dimostri che sono orginate dal lavoro svolto.

Con l’intensificarsi delle malattie denunciate e non presenti nelle tabelle, si è reso necessario un Decreto Ministeriale del 2004 che ha suddiviso le malattie in 3 liste.

  • Malattie di elevata origine lavorativa (ad esempio nel caso di lavoratori con ernia dovuta a sollevamento di carichi)
  • Malattie di limitata probabilità di origine lavorativa (come nel caso dei lavoratori che subiscono continue sollecitazioni alla schiena durante la guida di mezzi pesanti)
  • Malattie di possibile origine lavorativa (nel caso di lavoratori soggetti ad attività ripetitive per almeno il 50% del turno lavorativo)

L’INAIL riconosce a tutti gli effetti la malattia professionale, definita anche tecnopatia. I sintomi si manifestano lentamente e le cui cause generano un’infermità esclusiva. Rientrano nella categoria tutti i lavori considerati rischiosi ma anche tutti i lavori che per essere svolti provocano danni. Un esempio è il lavoro in un’azienda dove i dipendenti respirano fumi tossici.

Come comportarsi se si sospetta una malattia professionale

Se sospetti di aver contratto una malattia professionale, devi rivolgerti al tuo medico per una visita. Durante la visita ti viene rilasciato il certificato medico per malattia professionale da consegnare al tuo titolare entro 15 giorni.

Il tuo datore di lavoro trasmette la denuncia all’INAIL entro 5 giorni dal ricevimento del certificato. Diversamente va incontro a una sanzione. Dopo aver accertato la malattia, l’INAIL riconosce un’indennità che corrisponde al 60% della retribuzione fino al 90° giorno di malattia e al 60% dal 91° fino al termine della malattia professionale.