Pausa pranzo cosa mangiare per rimettersi in forma
Vita in ufficio

Pausa pranzo: cosa mangiare per rimettersi in forma

È inutile negarlo, i sessanta minuti di pausa pranzo sono per molti panico e frenesia allo stato puro. In quei 60 minuti echeggia la stessa identica domanda che si ripete ogni giorno alla stessa ora e la cui risposta dipende dall’umore del momento. Oggi cosa mangio? E soprattutto, mangio?

Seguono scuse e pretesti: “ho una riunione importante appena dopo la pausa e non posso presentarmi con gli abiti intrisi di profumo di cotoletta” oppure “oggi sono troppo oberato di lavoro e non ho tempo per staccare”, o peggio “ho bisogno di ricaricarmi, penso che sgranocchierò delle patatine fritte mentre gioco al solitario con il pc”. Potesse, il nostro organismo invocherebbe pietà!

Niente di più sbagliato che saltare il pasto della pausa pranzo. Peggio ancora illudersi di ricaricarsi con cibo spazzatura, il famigerato junk food. Non solo ci fa riprendere la seconda metà della giornata lavorativa ma ci farà sentire ancora più stanchi di come eravamo un’ora prima.

 

Quali sono i cibi consigliati da consumare durante la pausa pranzo?

È importante alimentarci nel modo corretto specialmente quando ad attenderci è una mole importante di impegni. Questo per permettere al nostro organismo di rigenerarsi dal dispendio energetico della prima mezza giornata e ricaricarci per affrontare l’ultima tranche lavorativa senza appesantirci. In questo modo evitarai improvvisi colpi di sonno proprio mentre stai firmando un contratto con il tuo cliente più importante.

La prima regola è dunque quella di non saltare i pasti. Così facendo evitarai di arrivare alla sera affamato  come un lupo, divorando la dispensa come se dovessimo prepararci a mesi di carestia. La pausa pranzo è una meritata e dovuta sosta di energia, da onorare a dovere.

Tralasciando in questa sede chi ha la fortuna di concedersi il lusso di un’ora di sport durante la pausa pranzo, vediamo come ottimizzare il nostro pasto perché sia energetico e soddisfacente, evitando l’imbarazzante e soporifero effetto del “sonno da picco glicemico”.

Come organizzarsi in base alla durata della pausa

Se il tempo a disposizione ci permette di sederci in una tavola calda, possiamo ordinare un piatto da 80 gr di pasta condita con sughi semplici (al pomodoro, alle verdure), accompagnato da verdure di stagione. Se lo stacco invece è fugace, si possono consumare salumi come la bresaola o l’arrosto di tacchino o pollo, accompagnati da verdure, oppure dei secondi piatti (petto di pollo, uova, tonno) con contorno di verdura.

Molti uffici e luoghi di lavoro si sono attrezzati con micro cucine super accessoriate, a disposizione degli impiegati, dove è possibile preparare da casa il cibo e scaldarlo o condirlo una volta giunti al lavoro.

Che si tratti di un pasto completo o di un centrifugato di frutta take away, se non si ha la fortuna di avere il tempo per lo sport e di un adeguato pasto durante la “pausa pranzo sportiva”, non avviliamoci, in base al tempo a nostra disposizione un equilibrato e squisito pranzo è pronto ad attenderci: basta conoscere i cibi più indicati per ripartire con sprint ed energia!