Creatività al lavoro: esiste un modo per potenziarla?
Servono costanza, determinazione e la giusta ispirazione. Ma anche delle buone pratiche possono aiutare.Dickens amava fare lunghe passeggiate riflessive alla sera. Bill Gates dedica almeno due ore della propria giornata a leggere romanzi. Flaubert sosteneva che “essere regolare e ordinato nella vita ti permette di essere originale nel lavoro”. Ogni studioso, artista, scienziato, oggi e in passato, ha sempre cercato nella routine, in un’attività di svago, o attraverso delle pratiche quotidiane, un modo per stimolare la propria creatività, nutrire la mente ed essere più produttivi nel proprio lavoro.
Ma è davvero possibile allenare l’immaginazione e potenziare il pensiero creativo?
Secondo la scienza, sì. Ed è una semplice questione di impegno, costanza e fatica. Che alimentano un processo mentale che si sviluppa in due momenti distinti: il primo coinvolge il pensiero divergente, il cosiddetto lateral thinking, che porta a farci domande e a raccogliere idee, punti di vista, suggestioni, storie, dati, da “immagazzinare” nella nostra mente. Nel secondo, entra in azione il pensiero convergente, che ci permette di valutare criticamente e di analizzare “il materiale” raccolto. Per provare, così, a produrre nuove idee.
Ed è proprio in quest’ultima fase che alcune buone pratiche possono aiutarci a potenziare la nostra creatività. Quali? Eccone alcune, suggerite da Focus:
- Confrontatevi e circondatevi di persone creative
Il confronto, il dialogo, una semplice conversazione davanti alla macchinetta del caffè sono un vero carburante per la creatività e per stimolare il pensiero. Circondatevi di persone originali, open-minded, e non abbiate paura a confrontarvi, discutere ipotesi e soluzioni. Che sia il vostro capo, un collega o una persona che apprezzate e stimate sul posto di lavoro.
- Seguite l’istinto e perseverate
Non prendete i fallimenti come una sconfitta e fidatevi del vostro istinto. La storia ci insegna che le idee più geniali e innovative hanno sempre incontrato una resistenza iniziale e sono arrivate dopo una lunga serie di sconfitte e “porte chiuse”. Insomma, non gettate subito la spugna e “spremete” il vostro cervello. Anche facendo delle scelte fuori dagli schemi.
- L’attività sportiva fa bene alla mente
Un’attività fisica condotta con moderazione è un potente alleato per la mente. L’esercizio, infatti, migliora la memoria e stimola la produzione di cellule nell’ippocampo, una regione del cervello che contribuisce a potenziare il pensiero creativo e la capacità di “guardare al futuro”.
- La meditazione stimola la creatività
Sembra che alcune tecniche di meditazione favoriscano il pensiero creativo e aiutino a gestire l’ansia e la paura di fallire. Uno studio dell’Università di Leiden ha riscontrato dei miglioramenti nel pensiero divergente su alcuni soggetti che avevano eseguito 25 minuti di meditazione.
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