Pranzo di lavoro? I consigli per un’impeccabile “business etiquette”
Una pratica molto diffusa in Italia. Un rituale condiviso con regole proprie da seguire per non risultare impreparati davanti ai propri commensali.Concludere un affare importante, conoscere il tuo potenziale datore di lavoro, fare team building. O anche solo scambiarsi due chiacchiere o affrontare a tavola una riunione o un brainstorming. Il pranzo di lavoro è diventata una pratica molto popolare qui in Italia. Un rituale condiviso, con regole, buone maniere e un codice di comportamento da seguire per non risultare impreparati davanti ai propri commensali.
Ecco alcuni consigli.
Cosa ordinare
Farsi consigliare è sempre un’ottima idea. Chiedete ai vostri commensali se hanno già avuto occasione di pranzare in quel ristorante e se sanno indicarvi la specialità della casa. Prediligete in ogni caso pietanze facili da mangiare senza rischiare di imbrattarvi. L’alcol? Meglio evitarlo, soprattutto se non lo reggete.
Bandite anche le pietanze eccessivamente costose. Risultereste poco educati.
La puntualità è d’obbligo
Presentatevi all’appuntamento in orario. E se un imprevisto vi fa tardare, ricordatevi di avvisare per tempo il ristorante e le persone che dovete incontrare. Siete dei ritardatari cronici e avete ancora delle mail urgenti da mandare? Piuttosto portatevi dietro un po’ di lavoro da svolgere. Ma solo mentre aspettate l’arrivo dei vostri commensali!
Buone maniere a tavola
Inutile dire che, soprattutto in occasione di un pranzo di lavoro, le buone maniere sono fondamentali. Masticare silenziosamente e con la bocca chiusa, non appoggiare i gomiti sul tavolo, usare il coltello (non il dito) per accompagnare il cibo sulla forchetta. L’educazione farà di voi il convitato perfetto.
Ricordate anche di non poggiare il telefono sul tavolo, ma di tenerlo in borsa, o in tasca, e in modalità silenziosa.
Come mi vesto?
Se l’occasione è un incontro conoscitivo, vestitevi come per un colloquio di lavoro. Un look sobrio, appropriato al contesto, non troppo formale, sarà sicuramente la scelta più azzeccata.
Per non sbagliare, leggi sul nostro blog alcuni consigli di stile.
Chi paga?
Questo è il momento che di solito crea più imbarazzo o incomprensioni. Se siete stati invitati, offritevi comunque di dividere il conto, ma non insistete se chi vi ha invitato è stato molto chiaro sulla volontà di pagare. Se si è fra colleghi di “pari livello”, dividere in parti eque è la soluzione più indicata.