Come gestire le persone all’interno di un’azienda multinazionale
Consigli, pratiche e strategie rivolti ai professionisti delle risorse umaneUffici dislocati in tutto il mondo, comunicazioni multilingue, riunioni virtuali e team di lavoro internazionali. È la nuova azienda 4.0. Che Internet e la globalizzazione hanno contributo a modellare, cambiando e stravolgendo il mondo del lavoro come l’abbiamo conosciuto fino a pochi anni fa.
E le aziende, soprattutto quelle multinazionali, hanno dovuto adattarsi rapidamente alla nuova economia globale. Adottando pratiche e strategie efficaci, a ogni livello della loro organizzazione, per far fronte a questa rapida evoluzione.
Gli addetti alle risorse umane, per esempio, devono oggi saper gestire i talenti a distanza, incastrare colloqui e riunioni giostrandosi tra i diversi fusi-orari; scegliere una comunicazione che sia efficace e rispettosa delle sensibilità culturali.
Come farlo? Partendo da questi consigli.
Etiquette per una comunicazione inclusiva
Per rispondere ai bisogni di un luogo di lavoro multiculturale, è fondamentale che la comunicazione interna sia rispettosa e inclusiva verso tutte le culture presenti in azienda. In ogni contesto o canale, dalle mail alle comunicazioni più formali. Per questo oggi, all’interno dell’organico di molte aziende, viene inserita la figura del “diversity manager”. Un professionista, che si occupa appunto di tutelare le diversità (di etnia, di genere etc) e di valorizzarle attraverso progetti pratici e campagne di sensibilizzazione.
Leggi i nostri consigli per rendere più inclusivo il luogo di lavoro.
Promuovete l’utilizzo di tool e di buone pratiche organizzative
Strumenti come timenow, per esempio, che ti segnalano l’ora in qualsiasi parte del mondo. Oppure, sistemi e software di gestione globali delle performance o di content authoring.
Quando fissate un meeting tra più paesi, assicuratevi innanzitutto che sia programmato nella “golden hour overlap”, ovvero il momento in cui tutti i partecipanti sono disponibili a un orario comodo. Ricordandovi di fissarlo con un po’ di anticipo e senza dimenticare le festività o particolari ricorrenze.
Quando possibile, comunque, cercate di essere reperibili in più fusi orari e su più canali (IM, Slack, Skype, e-mail, telefono e messaggi).
Conoscete i modelli manageriali della Culture Map?
Nel suo libro “The Culture Map”, Erin Meyer, professoressa all’INSEAD, offre una vera e propria mappatura delle caratteristiche professionali dei manager provenienti da culture diverse. In particolar modo, analizza i loro comportamenti da otto punti di vista diversi: Communicating; Evaluating; Persuading; Leading; Deciding; Trusting; Disagreeing; Scheduling. I risultati sono interessanti e sfatano molti luoghi comuni. Per esempio, quello che considera gli statunitensi i più duri nel criticare e punire (al contrario, i più duri sembrano essere gli scandinavi). Oppure, ci rivelano che i giapponesi sono più simili ai tedeschi nella gestione del lavoro, mentre i cinesi hanno un metodo più simile ai brasiliani. E i manager italiani? Pare abbiano un’attitudine simile agli europei del Mediterraneo per quanto riguarda la leadership, l’emotività sul lavoro e l’arte della persuasione.