Come organizzare al meglio la propria postazione lavorativa: la giusta posizione, le dotazioni necessarie e la corretta illuminazione
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Come organizzare al meglio la postazione di lavoro, da casa o in ufficio

Nell’ultimo anno le condizioni di diversi lavoratori nel mondo sono enormemente cambiate: il remote working o l’alternanza casa/ufficio sono diventate le forme più comuni di organizzazione del lavoro.

Molte aziende si stanno preparando con nuove tipologie organizzative da implementare anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria da Corona Virus.

Rivedere gli spazi per ottimizzare i costi, ripensare il classico modello 9-18 per una maggiore flessibilità e per migliorare la qualità di vita del lavoratore, integrare il lavoro da remoto alle proprie policy per venire in contro alle due precedenti esigenze.

Ovunque vi troviate a lavorare, però, che sia dalla vostra cucina o dalla scrivania a rotazione messa a disposizione dal vostro datore di lavoro, non rinunciate all’ergonomia e alla vostra salute.

L’importanza di una postazione lavorativa adeguata

È stato riscontrato da diversi studi che i principali effetti collaterali su chi lavora molte ore al computer sono: affaticamento visivo, disturbi muscolo-scheletrici e stress.

Affaticamento visivo

I sintomi più comuni dell’affaticamento della vista sono bruciore agli occhi, fastidio della luce (fotofobia), stanchezza nella lettura, secchezza e visione sfuocata. Le principali cause che la determinano, invece, possono essere riassunte in: condizioni sfavorevoli di illuminazione; impegno visivo ravvicinato e protratto; condizioni ambientali sfavorevoli; utilizzo  di  schermi  con  caratteri  poco  nitidi e/o con contrasti troppo o poco marcati.

Disturbi muscolo-scheletrici

A generare intorpidimento e rigidità a collo, spalle, schiena e braccia, invece, è il prolungato mantenimento di posizioni fisse che comportano un lavoro muscolare statico, riducendo  l’irrorazione sanguigna e provocando affaticamento della muscolatura interessata. Di contro, anche i movimenti  rapidi  e  ripetitivi  delle  mani, quali ad esempio digitazione  o  uso del mouse per lunghi periodi, possono avere effetti negativi.

Stress

In ambito lavorativo lo stress viene definito comestress lavoro correlato ed è relativo alla percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste a cui deve rispondere eccedono le capacità individuali. Nella definizione più ampia, lo stress si riconduce normalmente a fattori quali orari di lavoro particolarmente pesanti, spesso su più turni; a carichi di lavoro eccessivi; a un’organizzazione talvolta inadeguata rispetto alle competenze professionali individuali. Non sono tuttavia da trascurare nemmeno le cause relative a carenze infrastrutturali del luogo di lavoro, come ad esempio la scarsa illuminazione, temperature non idonee o spazi insufficienti.

La postazione di lavoro che aiuta il benessere

Organizzare una postazione corretta significa favorire il proprio benessere psico-fisico e limitare i rischi connessi al lavoro protratto al computer.

Seguite fin da subito questi piccoli accorgimenti, sia che siate in ufficio o lavoriate dalla scrivania di casa, organizzandovi come segue:

Evitate di rimanere nella medesima posizione

Quando è possibile, alternate il lavoro al computer con altri lavori e/o con delle pause in cui evitate di guardare altri videoterminali (TV, Tablet, Smartphone).

Tenete una corretta posizione del corpo

Considerate la vostra postura, ma anche la posizione rispetto al computer su cui state lavorando: schiena dritta, mai curvata verso il monitor; spalle rilassate e lontane dalle orecchie; avambracci appoggiati al piano di lavoro, avendo cura di spostare la tastiera su cui digitate a 10 cm dal bordo del tavolo. Le braccia devono potersi appoggiare per consentire di scaricare le spalle dal peso degli arti; le gambe devono appoggiare comodamente a terra e restare anch’esse in condizione di riposo.

La formula magica da tenere sempre presente per garantirvi una postura corretta è quella dei 90 grandi: 90 gradi il busto rispetto alle gambe; 90 gradi l’angolo delle braccia appoggiate al tavolo; 90 gradi l’angolo delle gambe.

Organizzate la postazione di lavoro

La postazione  deve   essere   ben dimensionata e allestita in modo che vi sia   spazio   sufficiente   per   permettere i movimenti necessari per i cambi di posizione. Dotatevi per quanto possibile di un equipaggiamento ergonomico: una sedia con schienale regolabile, che sia possibilmente mobile; un tavolo con un piano di altezza da terra compresa tra i 70 e gli 80 cm, e con una profondità tale da garantirvi il supporto delle braccia e la corretta distanza dal video e non trascurate una corretta illuminazione, che si ottiene posizionando il monitor a 90 gradi rispetto alla finestra. Orientatelo bene affinché non vi sia alcun riflesso e mantenete una luce tenue (ma non bassa) facendo se necessario ricorso a una lampada da tavolo.

Dotarvi di accessori extra, che non hanno un costo eccessivo, può servire a rendere la vostra postazione ancora più confortevole. Un supporto porta monitor, una tastiera autonoma e inclinabile, un tappetino per mouse con reggi-polso, un poggiapiedi: sono tutti elementi che contribuiranno ad aumentare il vostro benessere limitando le inevitabili conseguenze del prolungato lavoro da videoterminale.

 

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