Conflitto generazionale in azienda? Ecco come imparare a gestirlo
Condividere il posto di lavoro con persone di età diversa può essere impegnativo. Ma può rappresentare anche una risorsa.Baby Boomers, Generation X, Millennials, Gen Z. Oggi nelle aziende è sempre più comune ritrovarsi con persone di età diverse e con un diverso background generazionale. Che, sul posto di lavoro, possono incontrare difficoltà a relazionarsi tra loro e andare facilmente incontro a conflitti. Le cause? Mentalità divergenti, diversi modi di lavorare, vere e proprie difficoltà di dialogo, fino al cosiddetto digital divide.
Come fare allora per approcciarsi positivamente a chi è anagraficamente distante da noi e trasformare questa diversità in valore? Ecco alcuni consigli.
Costruite relazioni collaborative
Ricordate che ogni collega può insegnarvi qualcosa. Come sostiene Peter Cappelli, professore di Management alla Wharton School e autore di “Managing the older worker work”: “l’approccio migliore è di coinvolgere i propri colleghi in tutte le attività lavorative, indipendentemente dalla loro età, e di ascoltare sempre il loro parere”. Che non significa eseguire alla lettera quello che diranno o suggeriranno, ma dimostrare la vostra professionalità e la vostra attenzione verso punti di vista diversi.
Non giudicate gli altri sulla base di stereotipi
“I millennial sono pigri e privi di etica del lavoro”. “Le generazioni più anziane sono più costose e abitudinarie”. Questi sono solo alcuni degli stereotipi che vengono alimentati sul posto di lavoro e che spesso pregiudicano le relazioni intergenerazionali. Ma proprio perché sono stereotipi, non vanno mai presi sul serio. Imparate a valutare i vostri colleghi sempre sulla base delle loro competenze e del loro contributo al team.
Considerate i diversi percorsi di vita
Ogni lavoratore si trova a un diverso stadio della propria carriera. E ha quindi aspirazioni e ambizioni differenti. Per esempio, le persone più giovani sono tendenzialmente più motivate da nuove esperienze e nuove opportunità; chi ha tra i 30 e 40 chiede più flessibilità o un miglioramento retributivo; i lavoratori alla fine della loro carriera sono invece più interessati a un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.
Capire questi aspetti vi aiuterà a comprendere alcuni atteggiamenti dei vostri colleghi dettati dalle loro ambizioni o aspettative. Possono divergere e non incontrare le vostre, ma non per questo devono essere fonte di divario fra di voi; la vostra azienda saprà come rispondere ai bisogni di crescita di ognuno.
Trovate il vostro “terreno comune”
Avere età differenti non significa che non possiate avere interessi in comune. Al contrario, spesso ci si riscopre molto più affini con chi è più giovane (o vecchio) di noi. Per scoprirlo, passate del tempo insieme ai vostri colleghi: durante una pausa caffè, un pranzo di lavoro, o una semplice chiacchierata fuori dall’ufficio. Questo vi aiuterà anche a superare differenze e conflitti.
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