Il vostro capo vi ha chiesto l’amicizia su Facebook?
Per evitare di cadere in un’impasse lavorativa, ecco alcune cose da tenere a mente prima di accettare la richiesta.Tra i dubbi che possono presentarsi nel rapporto professionale tra noi e il nostro capo, quello di accettare o rifiutare una sua richiesta di amicizia su Facebook è sicuramente il più controverso e spinoso.
Sappiamo infatti che i social media sono diventati il luogo dove ci sentiamo liberi di esprimerci e dove condividiamo momenti trascorsi con i nostri amici e famigliari. Dove ci concediamo qualche sfogo e ci esponiamo con opinioni e punti di vista personali sui temi più disparati. Spesso senza filtri. E consapevoli che stiamo comunicando a una cerchia di persone fidate, che non ci giudicano o di cui comunque non temiamo il giudizio.
Come comportarsi, allora, di fronte a questa situazione? Rischiamo di cadere in un’impasse lavorativa? Di essere valutati per i contenuti privati che condividiamo e pubblichiamo?
Nancy Rothbard, docente alla Wharton School che studia gli effetti dei social media sul posto di lavoro sostiene di no. Anzi, che “ci sono vantaggi nel connettersi con il vostro capo su Facebook, ma dovete essere pronti e preparati a gestire la vostra relazione online. Con l’approccio giusto, diventare amici di Facebook con il vostro capo e sfruttare efficacemente questa connessione, può aiutarvi a costruire rapporti, migliorare la comunicazione offline e distinguervi dai vostri colleghi.”
Ecco allora alcune cose da tenere a mente prima di accettare, o meno, la richiesta.
Qual è il clima in ufficio e il rapporto con il vostro capo?
Partite da questa riflessione. Che tipo di rapporto avete con lui, lei? È un rapporto disteso, che lascia spazio a battute, momenti leggeri, all’interno di un contesto informale? Oppure mantenete sempre un certo distacco professionale e vi sentite costantemente sotto giudizio per ogni vostra azione sul lavoro?
Nel primo caso, non abbiate timore ad accettare. L’amicizia su Facebook non comprometterà il vostro rapporto lavorativo e, anzi, contribuirà a consolidarlo e a farvi conoscere meglio anche al di fuori del contesto di lavoro. Ricordandovi, però, che resta fondamentale preservare il vostro personal brand su ogni canale.
Nel secondo caso, invece, prima di accettare la richiesta, meglio seguire i consigli nel punto qui sotto.
Impostate gli strumenti della privacy sulla base delle vostre esigenze
L’equilibrio perfetto per gestire questa situazione, secondo uno studio del Guardian, è quello di aggiungere il proprio capo tra gli amici, ma di selezionare accuratamente i contenuti a lui/lei visibili.
Cosa vuol dire? Che impostando adeguatamente i parametri della privacy su Facebook, si può essere ‘amici’ di una persona ma nascondere alcuni contenuti. Ovviamente prestate attenzione alle troppe restrizioni, che potrebbero rivelare la volontà di nascondere ciò che si pubblica.
Se non siete sicuri, meglio non accettare
Se aggiungere il vostro capo su Facebook o su qualunque altro social vi causa solo ansia e stress, meglio evitare. E non preoccupatevi delle conseguenze. In questo caso, l’unico consiglio è di non limitarsi semplicemente a ignorare la richiesta (cosa che potrebbe risultare poco educata), ma di motivare la vostra scelta, magari argomentando che preferite non mischiare sui social amicizie e lavoro.